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Tra vette e vallate alpine, un mondo di paesaggi

fotogalleryA due passi dal Lago Maggiore il paesaggio alpino regala scenari di notevole bellezza che vanno dal Monte Rosa alla Valle Formazza alla Val Vigezzo, passando per altre valli spesso lontane dai grandi flussi del turismo e, proprio per questo, tutte ancora da scoprire.

Fra i massicci che invece si stagliano come giganti nel firmamento del turismo alpino e sui quali sono state scritte pagine importanti della storia dell’alpinismo vi è indubbiamente il Monte Rosa, la cui parete orientale, la più alta delle Alpi, si innalza imponente per 2000 metri da Macugnaga, località Walser della Valle Anzasca, in Ossola. Il Rosa è un enorme monumento naturale con il maggior numero di 4000 dell’intero arco alpino. Tra le sue cime principali, che disegnano l’orizzonte montano più noto in Italia, si segnalano Dufour, Nordend, Zumstein, Gnifetti, Lyskamm, Parrot, Ludwigshohe, Corno Nero, Castore, Piramide Vincent, Breithorn, Polluce. Il Monte Rosa domina il territorio del Verbano, del Cusio e dell’Ossola e dista, in linea d’aria, poco più di 50 km dalle acque del Lago Maggiore.

Oltre al Monte Rosa, cima più elevata delle Alpi Pennine, nell’area intorno a Domodossola e lungo la direttrice che verso sud collega questa “città delle Alpi” alla zona dei grandi laghi, come detto si sviluppano numerose vallate, modellate dalle acque nel corso dei millenni.

La Valle Antrona si estende dalla cittadina di Villadossola al paese di Antronapiana, proprio a fianco delle valli Anzasca e Bognanco. La forza dei ghiacci e lo scorrere delle acque di fusione, hanno modellato l'affascinante paesaggio della valle, formando profonde gole e verdeggianti versanti costellati di abitati. Oggi le distese glaciali sono quasi completamente estinte: morene, massi erratici e striature sulle nude rocce sono la viva testimonianza dell’antico lavoro svolto dalle forze della natura.

Ed è proprio la natura, nel territorio del Verbano Cusio Ossola, a stupire di continuo, togliendo quasi il respiro, in un susseguirsi di scorci che paiono pezzi magicamente intersecati del paesaggio mondo. Nelle Valli Antigorio, Divedro e Formazza, salendo alla piana alpina del Veglia, all’Alpe Devero (una delle località più originali e paesaggisticamente appaganti del territorio) o negli alpeggi alti di Riale e dei passi San Giacomo e Gries,  sono innumerevoli le vedute tipiche dei grandi parchi nord americani ( Yosemite e Yellowstone). E qui e là si nascondono verticali rocciose da fiordo norvegese e immense pinete di conifere con laghi intersecati, in perfetto stile canadese (di orsi, per il momento, neppure l’ombra).

A pochi chilometri dal centro medioevale di Domodossola, seguendo la linea ferroviaria che collega la località della “D” per antonomasia alla ticinese Locarno (CH), si incontra la Valle Vigezzo, ribattezzata Valle dei Pittori. I centri abitati della vallata – Druogno, Malesco, Santa Maria Maggiore, Re – e le montagne circostanti, hanno ispirato schiere di artisti. La valle, nei secoli addietro,  divenne celebre in tutta Europa anche per l’operato degli spazzacamino che, dai centri vigezzini, intrapresero lunghi viaggi guadagnandosi da vivere pulendo le canne fumarie dell’intero continente. La valle conserva vivo il ricordo di questi giramondo  nella sale del museo a loro dedicato, allestito nel paese di Santa Maria Maggiore. 

Tutta questa bellezza, questo paesaggio universale conservato tra laghi, confini e cielo, val la pena  di essere vissuta e conosciuta in cammino, attraverso una rete sentieristica che conta centinaia di chilometri (www.caivilladossola.it/catasto).

 
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