Imperdibili di domenica 28 giugno
Gli imperdibili di domenica 28 giugno 10.30 – 11.30 Il Chiostro dell’Hotel Il Chiostro [Auditorium]
Il matriarcato di montagna: le donne coraggiose, libere e ribelli dei monti di ValonaAnilda Ibrahimi dialoga con
Vera SchiavazziPartendo dal caso editoriale del 2008, Rosso come una sposa, Anilda Ibrahimi, autrice del romanzo, e Vera Schiavazzi, giornalista di Repubblica, ci accompagnano in un mondo apparentemente fatto di contrasti, l’Albania rurale dei monti che circondano Valona. Quattro generazioni di donne tengono salde le loro famiglie, vivono sulla propria pelle le trasformazioni storiche, dagli anni di re Zog alla fine del comunismo, attraversando tragedie e attimi di commedia e leggerezza. Un matriarcato, in cui il potere si acquisisce diventando suocere e quindi aspettando gioiosamente di invecchiare, legato fortemente alla montagna, ai suoi ritmi e ai suoi doni. Donne forti, coraggiose, caparbie e ribelli che diventano tutt’uno con la neve, le rocce, i sentieri e i boschi della loro Terra.
12.15 – 13.15 Il Chiostro dell’Hotel Il Chiostro [Auditorium]
Prigionieri delle frontiereBoris Pahor dialoga con
Gianni OlivaBoris Pahor ha conosciuto la condizione di straniero nella propria città, Trieste, fino alla prigionia in un campo di concentramento, a causa dell’appartenenza a una nazione, a una lingua, considerata “nemica”. Le tensioni tra nazionalismi opposti, i rivolgimenti geopolitici e, oggi, le risorgenti rivendicazioni identitarie mettono a prova la natura di frontiera quale feconda area di scambio. Lo scrittore ripercorrerà i suoi ricordi e commenterà la situazione
attuale con il giornalista e storico Gianni Oliva.
18.00 – 19.00 Piazza San Vittore [Auditorium]
L’uomo delle imprese: dalle Alpi di Aprica all’Oceano PacificoAlex Bellini dialoga con
Michele GravinoAlex Bellini, reduce dall’impresa della traversata dell’Oceano Pacifico in barca a remi, insieme a Michele Gravino, giornalista del National Geographic, ci racconterà cosa spinge un “uomo dei monti”, nato in provincia di Sondrio, ad affidarsi completamente al mare, a tentare – e stabilire – i record delle più lunghe traversate dell’Atlantico e del Pacifico in solitario, a lasciare tutto per misurare le proprie forze e la propria resistenza in sport estremi e oltrepassare sempre nuovi limiti fisici e mentali per riuscire a dare voce, con il movimento, la sfida e l’avventura, alla propria sete di libertà e sana follia.