Festival

di letteratura di montagna, viaggio, avventura

LetterAltura 2009 Alpinismo_CAI

ALPINISMO
 
Alpinismo, Orso, Confini, (R)esistenze e Scalatori su due ruote: questi i percorsi tematici che, seguendo il fil-rouge della montagna, del viaggio e dell’avventura, hanno guidato l’ideazione di alcuni fra gli appuntamenti di LetterAltura 2009.

Mai come negli ultimi anni l’alpinismo è stato al centro di così tante polemiche a causa dei numerosi sacrifici in termini di vite umane. La montagna, se affrontata con leggerezza e superficialità non perdona! Ma nulla può paragonarsi al senso di infinito e di libertà che si prova in cima a una vetta, dopo ore o giorni di fatica, al limite della sopportazione, dopo aver sottoposto il proprio fisico e la propria mente a prove estreme, con il desiderio di spingersi oltre i propri limiti e di sentirsi anche solo per un istante invincibili e forse un po’ più vicini all’assoluto.
L’alpinismo è uno sport completo, un mix di amore per la montagna e la natura e di preparazione tecnica, di sacrificio e piena consapevolezza di sé. È uno dei pochi sport in cui l’uomo è solo, in balia degli eventi e degli agenti atmosferici, aiutato da pochi attrezzi, una corda, un moschettone, una piccozza, degli scarponi; l’unico sport nel quale ci si può sentire infinitamente piccoli di fronte all’universo e allo stesso tempo infinitamente grandi e potenti, con il mondo disteso ai propri piedi.

A parlarne insieme a noi i testimoni, a loro modo e con differenti accenti, dell’alpinismo epico, quello delle prime conquiste, e quelli dell’alpinismo degli ultimi anni, più moderno e tecnologico: Goretta Traverso, moglie dell’alpinista Renato Casarotto, i giornalisti esperti di montagna Roberto Mantovani, Carlo Caccia, Leonardo Bizzaro, Linda Cottino, Pietro Crivellaro e Teresio Valsesia, gli scalatori Manuel Lugli, Fausto De Stefani, Heinz Mariacher, Luisa Iovane e Marco Confortola, La figlia di Hermann Buhl, Kriemhild Buhl e Kurt Diemberger, il fotografo Mario Verin con la moglie Giulia Castelli Gattinara.

Venerdì 26 giugno un grande appuntamento che vedrà protagonisti il Presidente del CAI Annibale Salsa e il direttore di Meridiani Montagne Marco Albino Ferrari.

16.30 – 17.30 Il Chiostro dell’Hotel Il Chiostro
La montagna: Madre o Matrigna?
Marco Albino Ferrari e Annibale Salsa in dialogo
Lungo tutte le Alpi esiste una linea ideale che corre a una quota costante, intorno ai duemila metri. Questa linea, che è visibile nell’estinguersi della vegetazione d’alto fusto, segna un confine netto tra due mondi distinti. Il mondo vissuto della valle e, sopra, l’universo sterile e disabitato dei ghiacci e delle morene. Questi paesaggi - le alte quote - emanano una tale potenza di suggestione da non poter essere guardati con indifferenza. O si è respinti o si è attratti. La stessa cima può essere nobilitata a canone estetico, o al contrario può spaventare, opprimere, e allora venire degradata a immagine orribile.

Ecco gli eventi dedicati all’alpinismo:

Giovedì 25 giugno ore 17.00 a Verbania, Parco di Villa Pariani
Ritorno alla montagna
Goretta Traverso dialoga con Roberto Mantovani
La montagna, luogo dell’ascesi e della più intensa conoscenza di sé, può volgersi all’improvviso in sede della tragedia e dello smarrimento esistenziale. Dopo la perdita del marito al K2, Goretta Traverso ha intrapreso un lento e faticoso ritorno ai luoghi della felicità e dei valori che la morte aveva abbattuto ma non cancellato, riponendo la montagna al posto privilegiato di una vita ritrovata. Ripercorrendo la via dei ricordi, ne parlerà con lo scrittore giornalista Roberto Mantovani.


Venerdì 26 giugno ore 17.45 a Verbania, Parco di Villa Pariani
Da Guido Monzino all’alpinismo moderno: il tetto del mondo esercita ancora lo stesso fascino?
Manuel Lugli e Fausto De Stefani dialogano con Leonardo Bizzaro
L’Himalaya e il Karakorum hanno occupato l’estate scorsa le prime pagine dei quotidiani e i telegiornali di tutto il mondo. Dal Nanga Parbat al K2, sembra che le montagne extraeuropee abbiano definitivamente perduto il loro fascino di terreno di gioco degli alpinisti per diventare un nuovo far west dove non esistono regole e la vita dell’uomo conta nulla. Ma è davvero così, o sono solo esagerazioni mediatiche? A 36 anni dalla prima ascesa italiana dell’Everest, guidata dall’imprenditore-alpinista Guido Monzino, ne parlano Fausto De Stefani, uno dei maggiori specialisti himalayani – con quattordici ottomila nello zaino – Manuel Lugli, organizzatore di gran parte delle spedizioni d’oggi sulle montagne extraeuropee e Leonardo Bizzaro, che l’estate scorsa ha seguito prima per Repubblica, poi su Alp, le vicende tragiche, e talvolta esaltanti, delle grandi altezze.

Venerdì 26 giugno ore 19.00 a Verbania, Sala Rosmini dell’Hotel Il Chiostro
Esplorazione e alpinismo nel Sahara
Un modo nuovo di guardare alla montagna

Mario Verin e Giulia Castelli Gattinara dialogano con Linda Cottino
Evento in collaborazione con Alp, la rivista italiana del verticale
Il deserto del Sahara, tra Libia e Giordania, diventa protagonista assoluto in una veste inedita: non più solo una distesa di dune di sabbia, come è da sempre presente nell’immaginario comune, ma paesaggio di montagne e rocce, luogo di scalate ed escursioni ascensionali. Le immagini suggestive scattate da uno dei migliori fotografi italiani ci traghetteranno su piste carovaniere, fra città beduine, immersi nell’arte rupestre. Sarà un’occasione nuova e inedita per interpretare la montagna e l’alpinismo. Ne parleranno per noi il fotografo-viaggiatore Mario Verin, la giornalista, moglie e compagna d’avventure, Giulia Castelli Gattinara e la direttrice della rivista Alp Linda Cottino.

Sabato 27 giugno ore 15.00 a Verbania, Sala Rosmini dell’Hotel Il Chiostro
Heinz Mariacher e Luisa Iovane: una vita in verticale
Heinz Mariacher e Luisa Iovane dialogano con Carlo Caccia
Evento in collaborazione con ALP, la rivista italiana del verticale
Heinz Mariacher e Luisa Iovane, arrampicatori di fama internazionale, compagni di scalate e compagni nella vita, si raccontano a LetterAltura di fronte al giornalista Carlo Caccia. Due apritori di vie, abituati a tracciare linee sulle pareti di roccia in montagna e in falesia, proprio come un pittore che usa il pennello sulle sue tele. Un uomo e una donna che insieme hanno vinto tante sfide e tante volte hanno superato i propri limiti, due spiriti ribelli che hanno unito un impellente desiderio di libertà all’amore incondizionato per la montagna.

Sabato 27 giugno ore 17.45 a Verbania, Auditorium dell’Hotel Il Chiostro
La forza dei ricordi: il mito di Hermann Buhl rivive attraverso le parole della figlia Kriemhild
Kriemhild Buhl e Kurt Diemberger dialogano con Marina Verna e Pietro Crivellaro
Evento in collaborazione con il Multimediafestival Berg Buch Brig
La figlia di Hermann Buhl racconta a cuore aperto suo padre. Buhl, il più grande alpinista germanofono dell’epoca eroica della conquista degli ottomila Himalayani negli anni Cinquanta, balzò alla notorietà internazionale salendo nel 1953, da solo, il Nanga Parbat, l’ottomila più ambito da austriaci e tedeschi. Ma quattro anni dopo, all’indomani della conquista del Broad Peak, il suo secondo ottomila salito con Kurt Diemberger, perse la vita sul Chogolisa. Kriemhild Buhl, insieme all’alpinista di fama internazionale Kurt Diemberger, compagno e testimone dell’ultima fatale ascensione di Hermann Buhl, racconta il rovescio della medaglia dell’alpinismo eroico, la vita quotidiana della sua famiglia e la fatica di crescere senza padre, ma all’ombra della sua leggenda. Ne parleranno con il giornalista, esperto di montagna e appassionato alpinista Pietro Crivellaro e con la corrispondente de La Stampa da Berlino Marina Verna.

A Macugnaga un appuntamento da non perdere: la testimonianza di Marco Confortola, unico sopravvissuto fra i 12 alpinisti che nell’estate del 2008 tentarono la scalata del K2.

Sabato 11 luglio ore 21.30 a Macugnaga, Kongresshaus
La montagna prende, la montagna dà
Marco Confortola dialoga con Teresio Valsesia
L’alpinista Marco Confortola, l’uomo che vive l’arrampicata come una simbiosi con la roccia, guida alpina dal 1994 e promotore dell’idea che la montagna vada vissuta “in sicurezza”, si racconta a cuore aperto con il giornalista e collaboratore di varie riviste alpinistiche e di ambiente Teresio Valsesia. Insieme rifletteranno su quanto la montagna può dare, libertà, appagamento, senso dell’assoluto e dell’avventura, e su quanto, tutto a un tratto, può togliere. Insieme rivivremo la tragica salita al K2 del primo agosto 2008, data fatale in cui Confortola perse 11 compagni di spedizione, ma che, come lui stesso racconta, gli ha regalato il dono più grande che abbiamo: la vita.

Il programma completo di LetterAltura è disponibile sul sito www.letteraltura.it

Per info al pubblico:
Associazione Culturale LetterAltura, Via Fratelli Cervi 14, 28921 Verbania, info@letteraltura.it
Per contatti stampa: Raffaella Marzi tel.: +39 0323 581233 r.marzi@letteraltura.it

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