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di letteratura di montagna, viaggio, avventura

PATAGONIA BLUES: LAURA PARIANI NE HA PARLATO CON PAOLO CROSA LENZ

L’incontro di giovedì 28 alle ore 16 tra Laura Pariani e Paolo Crosa Lenz è iniziato con l’invito di quest’ultimo a “uscire con un battito di ciglia dalle belle sale affrescate della Società Operaia di Verbania, per attraversare l’Atlantico e arrivare in Argentina”. Patagonia Blues infatti, uscito nel 2006, catapulta il lettore in Argentina, in un lembo di terra che è anche un topos universale nell’immaginario dell’esplorazione e dell’avventura.

Nella sala dedicata all’eroe dei due mondi si sono davvero incontrati, di fronte a un pubblico affascinato e partecipe, l’Italia e l’Argentina. “Questa altra Italia” ha osservato la Pariani “l’Italia di tutti quelli che se ne sono andati dall’Italia non per spirito d’avventura ma perché costretti da difficoltà politiche o economiche”. Per spirito d’avventura invece Laura Pariani ha viaggiato in treno, a soli 15 anni nel 1966, da Buenos Aires verso la Patagonia.
Chi frequenta la letteratura di montagna associa subito la parola “ Patagonia” a quella del monte “Cerro Torre”, da molti ritenuta la più difficile parete del mondo. Esiste, tuttavia, un’altra Patagonia, complementare a quella degli alpinisti: quella che gli appassionati della grande letteratura di viaggio hanno conosciuto leggendo le pagine di Bruce Chatwin. Laura Pariani ha vissuto la Patagonia prima di Chatwin, ma l’ha raccontata molti anni dopo lo scrittore inglese. “Mi piacciono le storie che gli altri non raccontano”, ha confessato la scrittrice, le storie degli indios, degli emigranti italiani, delle donne sempre in viaggio.
Stimolata dalle belle domande di Crosa Lenz, Pariani ha rievocato i molti viaggi in Patagonia: il primo leggendo Resurrezione di Tolstoj, molti anni dopo guidata dalle poesie di Dino Campana, recentemente non più sul “Patagonia Express” (ormai venduto ai privati per trasportare cemento) ma in autobus.
Nelle “tante Patagonie, di montagne, di pianure, di isole, di boschi” Pariani ha sempre ritrovato la gente della Patagonia. In un paese in cui “siccome tutto è molto distante, si sa che puoi avere bisogno”, anche gli scarsi automobilisti quando si incrociano per le strade si fermano per domandare se serve aiuto. In Patagonia, conclude Pariani, “sei solo in mezzo al nulla ma sai che c’è sempre qualcuno disposto a darti una mano”, strappando così un fragoroso applauso.

Paolo Crosa Lenz è insegnante, giornalista e scrittore.

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