Tre interessanti e diverse esperienze di lettori/viaggiatori sono state proposte durante questo insolito incontro che ha appassionato il pubblico presente.
Giovanni Fasanella, giornalista, confessa che il suo approccio alla lettura è condizionato principalmente dal suo lavoro, i libri che lo appassionano di più sono i saggi storici, ed in particolare quelli che si occupano degli anni più oscuri della nostra storia italiana, quelli del secondo dopoguerra, ancora poco indagati e che, suggerisce, potrebbero illuminarci su quanto accade nel nostro presente.
Il suo interesse per la storia è manifestato anche dalla sua idea di viaggio: deluso dai viaggi nello spazio, preferisce quelli “temporali” e che lo portano a scavare dentro sé, che producono emozioni e cambiamenti personali, tra questi, ha ricordato emozionando i presenti, l’esperienza che lo ha portato a conoscere le brigate rosse.
Annibale Salsa, Presidente del CAI, ha ricordato come la sua associazione, nata nel 1863, stia cercando di recuperare la sua vocazione iniziale: “Far conoscere la montagna”.
Tra le letture preferite, ovviamente, i libri che parlano delle montagne, ed in particolare le descrizioni dei primi viaggiatori come H.B. De Saussure e il suo “Voyage dans les Alps”.
Salsa ha esortato tutti, in un’epoca nella quale tutti viaggiano alla ricerca dell’esotismo verso luoghi lontani, a riscoprire il valore esotico del viaggio di vicinanza e a ritrovare la capacità di riconoscersi nel paesaggio vicino magari ispirandosi al libro di Xavier De Maestre del 1790 “Viaggio intorno alla mia camera” e portando ad esempio il suo viaggio attraverso le Alpi, dalla Liguria alla Slovenia.
Anche John Keay, storico delle esplorazioni, ammette di leggere solo per motivi di lavoro e tra le sue più recenti scoperte un libro di Robert Macfarlane “Mountains of the mind” che illustra le reazioni di artisti e scrittori, durante il corso della storia, di fronte alla visione delle montagne.
Lo storico scozzese ha rivissuto poi, con i presenti, la sua avventura del 1981 in Scozia con un gruppo di amici e una mandria lungo le vie percorse un tempo dagli allevatori delle terre alte scozzesi e quella “più esotica” attraverso Vietnam, Cambogia, Laos e Cina sulle orme di un gruppo di esploratori francesi di fine Ottocento.
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