Un grande successo per LetterAltura (e per il Caffé Nazionale di Verbania, che ha ospitato l’evento): la primissima colazione assieme agli autori, tra il via vai delle cameriere con brioche e cappuccini, di giornalisti e semplici passanti, di lettori famelici e amici del Festival, ha dato il via alla manifestazione.
L’attore Giuseppe Cederna ha aperto e chiuso l’incontro leggendo due poesie della Nobel polacca 1996 W. Szimborska, autrice della quale, in questo momento, tiene i libri nella valigia che lo accompagna nei suoi viaggi. In particolare quelli verso l’isola di Mediterraneo, «l’unico posto al mondo dove sono più famoso di Michael Douglas», scherza l’attore.
Laura Pariani, a suo dire «la scrittrice più sudamericana d’Italia», parlando di Patagonia Blues, libro che presenta a LetterAltura, sospira a proposito del “monopolio” di Chatwin sulle Ande e afferma di «esserci stata prima di lui» ricordando a proposito la propria giovinezza d’emigrante in Argentina. Alla richiesta di un parere sui suoi libri di montagna preferiti, consiglia La montagna dell’anima del presente Gao Xingjian.
«Ho fatto tre viaggi in Cina: ciascuno corrispondeva a un problema insorto con il regime, che mi costringeva a muovermi» così esordisce il premio Nobel raccontando (in francese) il rapporto travagliato che lo lega alla Cina, e i “monologhi interiori” incisi al registratore, camminando lungo il “Fiume Azzurro”, e nelle solitudini delle notti montane.
E dopo che Mirella Tenderini, biografa di esploratori del passato, ha spiegato di «viaggiare per trovare i propri personaggi, seguendoli in giro per il mondo e di leggere le loro letture, per costruir meglio il loro carattere». Dopo che tutti hanno ricordato i propri viaggi, Cederna nell’isola di Mediterraneo, la Tenderini nei deserti africani a suo avviso «simili, per lo spirito con cui ci si va, alle montagne», e uno spettatore d’eccezione, lo scrittore Davide Sapienza, ha persino citato le esplorazioni ai ghiacci del Polo. Quando ormai «la scaletta, come ha detto il conduttore Lorenzo Scandroglio, era scardinata», Xingjian si è levato una spanna sopra gli altri confessando di leggere: «prima di dormire, Scienze e vita, rivista scientifica francese, sulle tracce di forme di vita extraterrestri in altri pianeti». Da buon premio Nobel, Gao mira in alto e, quando guarda alle montagne, vede anche il cielo stellato.
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