Festival

di letteratura di montagna, viaggio, avventura

La terza giornata di Lago Maggiore LetterAltura

Verbania, 25 giugno 2016

La terza giornata di Lago Maggiore LetterAltura Festival di Letteratura di Montagna, viaggio, avventura

Dai giardini di Michael Jakob all'incontro col poeta siriano Adonis. Dalla Sicilia di Stefano Amato al giardino islamico di Nausikaa Mandana Rahmati e Brunella Lorenzi. Fino al 26 Giugno con grandi nomi italiani e internazionali della letteratura, dell'architettura e della musica. Quattro i temi della rassegna: I Muri, la Montagna, il Paesaggio e la Diversità

La Terza giornata di Lago Maggiore Letteraltura si è aperta con la presentazione della mostra di Michael Jakob dal titolo immaginare il giardino. «I giardini - ha detto Jakob - hanno sempre una relazione interessante col paesaggio. Attraverso queste opere che vanno dal Seicento fino ad oggi possiamo vedere come il Paesaggio viene declinato in vari modi dal paesaggio assolutistico del Seicento arriviamo ai paesaggi sperimentali della Video art che sono paesaggi estetici della mente». Secondo incontro di giornata, quello fra il poeta siriano Adonis, pluricandidato al Premio Nobel, e Marco Casa di Radio Marconi, sugli influssi letterari, religiosi e mitologici della tradizione del mondo arabo. «La poesia mistica – ha sostenuto il poeta – è stata una grande rivoluzione nei confronti della fede ufficiale. I mistici hanno provocato una rottura anticonformista nei confronti della religione». François Cazzanelli e Marco Farina, hanno raccontato al giornalista de La Stampa, Enrico Martinet, la loro scalata alla parete Nord del Chamlang. «Il sogno dell'esercito è quello di continuare il vertical dream, con salite in stile alpino su pareti che attirano interesse, su terreno misto, con l'obiettivo di alzare l'asticella dell'impegno complessivo delle spedizioni», hanno detto.

Alberto Pellai e Riccardo Mazzeo autori di L'Isis Spiegato ai nostri figli per Edizioni Erickson, nel loro incontro hanno evidenziato l'importanza che l'accesso alla corretta informazione gioca nella crescita dei più giovani: «La diversità non è discriminante. L'Islam non è un contenitore di turboviolenza – ha detto Mazzeo – I genitori e gli insegnanti non possono essere ciechi, ma devono riflettere e invitare alla riflessione su certi argomenti. Altrimenti non sono adulti, ma idioti». Pellai ha aggiunto che «il tg in trenta minuti è il condensato del peggio fra gli stereotipi negativi sui luoghi in cui si consumano le stragi. Non ci vengono forniti fatti, ma emozioni che colorano il fatto. Arrivano subito al bambino che non ha gli strumenti per geolocalizzare».

Stefano Amato, autore di Bastaddi (Marcos y Marcos), ha assistito a una lettura artistica di alcuni passi della sua opera fatta dagli dagli studenti del Liceo Spezia di Domodossola e del Gruppo di Lettura del Liceo Cavalieri di Verbania. Il giornalista di Radio Radicale, Roberto Spagnoli, ha introdotto il documentario, vincitore del Festival dei Diritti Umani, Nemico dell’Islam, durante un incontro dal tema “Raccontare la realtà senza allarmismi e pregiudizi”. «Stiamo assistendo – ha sostenuto – alla rinascita del nazionalismo, che per l'Europa del Ventesimo secolo è la peste. Il disastro più grande provocato dalla guerra yugoslava non è stata la separazione territoriale, ma quella delle teste».

Brunella Lorenzi e Nausikaa Mandana Rahmati, autrici de Il giardino islamico, hanno tenuto un dialogo sull’arawda, considerata dagli Arabi il simbolo del paradiso. «Il bio, l'essere diversi, l'essere in due è una nota di merito, un valore. Tutto quello che è duplice, che è duale, è comunque positivo e una ricchezza. Dualità come aspetto terreno e mistico del giardino» hanno detto le due architette. Lello Gurrado, autore di Fulmine (Marcos y Marcos) ha spiegato agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Cobianchi di Verbania, la Lotta al razzismo e all'ipocrisia. «Faccio un discorso semplice contro i muri dell'intolleranza, del razzismo sotterraneo ed emergenza. Mi interessa l'abbattimento dei muri. Nei miei testi cerco di spingere i giovani a ragionare in questo modo». Un altro tipo di muro, quello dell'indifferenza sul clima, è stato centro del dialogo fra il climatologo Luca Mercalli e il filosofo Fabio Minazzi «Un muro di gomma è quell'atteggiamento adottato dalla società nei confronti dei problemi ambientali. Una società per cui è più importante la componente umana del mondo rispetto alle leggi naturali da cui questa dipende» hanno sostenuto i due relatori.

Alberto Paleari, Erminio Ferrari e Marco Volken, autori de I 3900 delle Alpi (MonteRosa Edizioni) insieme a Simonetta Radice, giornalista di Altitudini e Planet Mountain, hanno ripercorso la loro esperienza sulle 49 cime scalate e fotografate nel corso della loro carriera. «L'importante non è dove vai, ma andare con qualcuno simpatico. Andare in montagna con Alberto è divertente, se mi avesse chiesto anche di fare un libro sui 3200 o sui 2700 l'avrei fatto», ha detto Ferrari. «La nostra è stata una ribellione per arrivare in cima alle montagne. Io mi ribello al dover arrivare fin sul tetto di una montagna. Se uno vuole fare il Monte Bianco vuole arrivare in cima. E mi sento quasi in dovere di arrivare in cima, ma la montagna non è arrivare in cima, è soprattutto il piacere del viaggio», ha aggiunto Paleari. Infine Volken: «Il Trugberg me l'hanno un po' affibbiato. È una montagna che ha un nome che significa montagna dell'imbroglio. Nel 1842 dei glaciologi svizzeri volevano salire sullo Jungfrau. La guida gli disse che la vetta era quella di sinistra, il bernese voleva andare a destra e arrivarono così sullo Jungfrau. Da allora, però, la chiamarono montagna Trugberg, ma erano loro ad aver sbagliato a leggere la cartina». L'autrice di Io cammino con i nomadi (Corbaccio), Elena Dak, ha raccontato la sua esperienza con i pastori Bororo durante la transumanza in Burkina Faso e Chad. Hanno chiuso la terza giornata i due cine-incontri con i registi Gregor Božič e Perla Sardella e con l’attrice Dora Ciccone, e lo spettacolo teatrale Il migliore dei mondi possibili, ispirato al Candido di Voltaire, delle compagnie teatrali Attodue e Murmuris.

Tutte le attività legate al Festival LetterAltura sono gratuite.

 

Antonio Marafioti – Ufficio Stampa Lago Maggiore LetterAltura email: ufficiostampa@letteraltura.it 

Per informazioni al pubblico: Associazione Culturale LetterAltura tel. 0323/581233

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Il programma completo è scaricabile dal sito www.letteraltura.it

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