Verbania, 24 giugno 2016
La seconda giornata di Lago Maggiore LetterAltura
Festival di Letteratura di Montagna, viaggio, avventura
Dalla Milano di Robecchi alla storia del velo islamico raccontata da Aboudrar, passando per una storia di disabilità e i quesiti di Balbi sulle altre forme di vita nell’universo. Fino al 26 Giugno con grandi nomi italiani e internazionali della letteratura, dell'architettura e della musica. Quattro i temi della rassegna: I Muri, la Montagna, il Paesaggio e la Diversità
Si è aperta con l’incontro fra l’astrofisico Amedeo Balbi e Alessandro Bonino, il creatore del blog Spinoza.it, la seconda giornata di LetterAltura Festival di Montagna, viaggio, avventura. «Stiamo tentando di rispondere alla domanda “siamo soli nell’universo?” con ricerche scientifiche – ha detto lo scienziato autore del libro Dove sono tutti quanti? (Rizzoli, 2016)–. Viviamo in un momento molto interessante rispetto a questo punto. Il motto di chi cerca la vita nell’universo è troviamo l’acqua in forma liquida. Nel nostro sistema solare c’è, manca su Luna, Venere e Marte, ma anche questi pianeti hanno climi diversi rispetto al passato. La vita di organismi unicellulari ha resistito per quattro miliardi di anni prima di conoscere un’evoluzione». Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, architetti di Labics, nell’incontro dal tema “Sulla Soglia” hanno affrontato il tema dei muri proponendo di lavorare sull’erosione del muro. «Il tema della soglia è importante nella nostra ricerca e significa cercare di costruire uno spazio di mediazione tra condizione differenti. La soglia non è un limite fisico, ma uno spazio da vivere», ha detto Isidori. «Questo ragionamento che facciamo su scala architettonica significa anche riconoscimento delle diversità», ha aggiunto Clemente.
Lo scrittore Alessandro Robecchi e il direttore di Q Code Magazine, Angelo Miotto, hanno affrontato il tema Milano, mille città in una. L’autore di Di rabbia e di vento (Sellerio, 2016) ha svelato al pubblico del Chiostro: «mi piace scrivere su Milano, mi piace viverla come se non l’avessi mai vista». Miotto ha parlato di una «Milano simbolo della diversità perché in continuo cambiamento, non solo rispetto al passato, ma anche rispetto a brevi periodi di tempo». Lo scrittore Bruno Nassim Aboudrar, Come il velo è diventato musulmano (Raffaello Cortina Editore, 2015), e la giornalista Farian Sabahi hanno discusso di uno dei temi più attesi del festival: la condizione delle donne nell’Islam. «È una tradizione storica che ha bisogno di un approfondimento particolare, non può essere liquidata in un’ora d’incontro», ha detto Aboudrar. «Parlare di condizione femminile deve prendere in considerazione diverse declinazioni. È differente parlare di donne in Yemen, dove c’è un tasso di analfabetizzazione femminile del 75%, rispetto a farlo in Iran dove due laureati su tre sono donne». Secondo appuntamento con Vincenzo Cottinelli che ha presentato “Parigi 13 novembre 2015 – un lutto culturale”, una serie di scatti che il fotografo bresciano ha raccolto a Parigi subito dopo gli attentati dello scorso anno. «Non sono belle fotografie, e nemmeno fotografie facili – ha detto – In quei giorni mi trovavo nella capitale francese per altri motivi. Il giorno dopo ho appreso della portata di quella tragedia. Ho iniziato a scattare per immortalare simboli più che persone. Erano i simboli che mi interessavano». Paolo Ghezzi ed Emanuela Artini, marito e moglie e autori di Filololò che rema nell’aria (Erickson,2015) si sono misurati con la storia di Alessia, loro figlia e protagonista del loro libro: «Un paesaggio di parole creato da Alessia, intorno ad Alessia, in cui noi stiamo bene e in cui noi cerchiamo di decifrare le sue parole e la sua musica per restituirle nelle pagine che abbiamo scritto». Ultimi appuntamenti di giornata in musica e cinema. Il Magnasco Quartet ha eseguito un concerto di tutte le più famose musiche da ballo del mondo. All’Auditorium del Chiostro la proiezione del film “Die Wand – La Parete” del regista Julian Roman Pölser è stata presentata dalla filosofa Francesca Rigotti che è partita dai fatti recenti sostenendo che «oggi ci siamo svegliati proprio come la protagonista del film con una nuova parete nella Manica tra l’Europa e la Gran Bretagna. È il passato che ritorna, o il futuro che viene eretto su nuovi muri e nuove pareti?»
LetterAltura continua sabato 25 giugno con un fitto programma di appuntamenti. Primo incontro di giornata con il professor Michael Jakob che presenterà la mostra Immaginare il giardino; il poeta siriano Adonis, pluricandidato al Premio Nobel, sarà protagonista, con Marco Casa di Radio Marconi, di un approfondimento sugli influssi letterari, religiosi e mitologici della tradizione del mondo arabo; François Cazzanelli e Marco Farina, reduci dalla salita alla parete Nord del Chamlang, racconteranno la loro esperienza al giornalista de La Stampa, Enrico Martinet; L'Isis Spiegato ai nostri figli, di, fra gli altri, Alberto Pellai e Riccardo Mazzeo per Edizioni Erickson, sarà anche il tema del dialogo fra i due autori; Stefano Amato, autore di Bastaddi (Marcos y Marcos), sarà intervistato sul tema della mafia in Sicilia dagli studenti del Liceo Spezia di Domodossola e del Gruppo di Lettura del Liceo Cavalieri di Verbania; il giornalista di Radio Radicale Roberto Spagnoli introdurrà il documentario, vincitore del Festival dei Diritti Umani, Nemico dell’Islam?; Il giardino islamico, saggio scritto dagli architetti Brunella Lorenzi e Nausikaa Mandana Rahmati, ispirerà il dialogo delle due autrici sull’arawda, considerata dagli Arabi il simbolo del paradiso; Lello Gurrado, autore di Fulmine (Marcos y Marcos) risponderà alle domande sul rapporto fra adolescenza e razzismo, poste dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Cobianchi di Verbania; il muro d'indifferenza sul clima sarà al centro del dialogo fra il climatologo Luca Mercalli e il filosofo Fabio Minazzi; Alberto Paleari, Erminio Ferrari e Marco Volken, autori de I 3900 delle Alpi (MonteRosa Edizioni) racconteranno a Simonetta Radice, giornalista di Altitudini e Planet Mountain, la loro esperienza sulle 49 cime scalate e fotografate nel corso della loro carriera; l'autrice di Io cammino con i nomadi (Corbaccio), Elena Dak, porterà al pubblico la propria testimonianza sulla transumanza in Burkina Faso e Chad; nel corso del cine-incontro con i registi Gregor Božič e Perla Sardella e con l’attrice Dora Ciccone verranno proiettati i due cortometraggi Comfort Zone eShoes from Trieste; chiuderà la giornata Il migliore dei mondi possibili, spettacolo ispirato al Candido di Voltaire, della compagnia teatrale Attodue.
Tutte le attività legate al Festival LetterAltura sono gratuite.
Antonio Marafioti – Ufficio Stampa Lago Maggiore LetterAltura email: ufficiostampa@letteraltura.it
Per informazioni al pubblico: Associazione Culturale LetterAltura tel. 0323/58123
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Il programma completo è scaricabile dal sito www.letteraltura.it
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