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DESTINAZIONE AFRICA: VIAGGIO NEL FUTURO

a cura di Matilde Zanni

Domenica, 29 Giugno 2014

DESTINAZIONE AFRICA: VIAGGIO NEL FUTURO L'Africa di oggi, in perpetuo movimento

Marco Aime e Riccardo Barlaam in dialogo

I media, spesso, raccontano l’Africa di oggi come se avesse una cultura e una situazione unica, senza porre differenze tra una regione e l’altra e perdendo così l’importantissimo patrimonio culturale locale dei 54 stati africani.

Sabato 27 giugno, al Chiostro, Marco Aime e Riccardo Barlaam non hanno commesso lo stesso errore. Marco Aime, docente di Antropologia Culturale all'Università di Genova, ha spiegato come troppo spesso l’Africa sia vista o come terra di esotismi o come terra di catastrofi, senza altre connotazioni: “Ma non è così” - a sottolineato -: se imparassimo a guardare le cose più profondamente e se i media ci dessero i mezzi per farlo, ci accorgeremmo dell’onda di novità e sviluppo che sta attraversando i Paesi africani in questi anni”.

“Questi Stati sono quelli che, per quanto riguarda il PIL, sono cresciuti maggiormente negli ultimi anni” - gli ha fatto eco il giornalista Barlaam -. Stanno avvenendo tanti piccoli cambiamenti che non fanno notizia nei grandi giornali, ma comunque stupiscono: la storia di una bambina disabile che, grazie alla sua nuova carrozzina, fa 3 km al giorno per raggiungere la scuola; l'esistenza dell’Unione Africana al pari di quella Europea; la facilità con cui le popolazioni si adattano alle nuove tecnologie rielaborandole in chiave locale, come avere la televisione in cortile in modo che la possa vedere tutto il quartiere”.

Barlaam ha raccontato poi un’esperienza personale: dopo aver seguito un corso di giornalismo in Kamerun, ha scelto di aprire Africa-TimesNews, un sito di informazione sull’Africa, per dare così lavoro ai suoi compagni di corso.

Lo sviluppo economico porta con sé anche molte problematiche: per molti Paesi ricchi è conveniente che l’Africa sia un bacino di materie prime, piuttosto che un territorio popolato, ma la realtà del luogo è molto diversa: “Una volta - racconta Aime -, dopo una lunga discussione, un anziano signore africano mi chiese se fosse vero che da noi gli anziani li mettessero negli ospizi. Dato che avevo risposto affermativamente, lui commentò: E voi volevate portare la civiltà?”

Allo stesso modo Aime si chiede dove siano davvero i problemi e le malattie della società: nella ricca e moderna Europa o nella povera e sottosviluppata Africa?

 
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