Franco Perlotto dialoga con Mirella Tenderini
La sala grandemente affrescata della Società Operaia sembrava scelta appositamente per ospitare i racconti delle grandi imprese di Franco Perlotto, alpinista e scrittore. Dialogando con Mirella Tenderini - traduttrice, scrittrice ed esperta nel campo dell'alpinismo – Perlotto ha raccontato, davanti a una sala gremita di persone, la propria esperienza di alpinista solitario prima e di volontario assolutamente altruista in seguito.
Alcuni elementi, che hanno caratterizzato le sue attività fin dall'inizio, sono aspetti con i quali si identifica ancora oggi: da ragazzo ha iniziato con la scalata libera, sperimentando soprattutto piste inedite, con un vigore e un certo desiderio di fama, uniti all'amore per "il selvaggio".
Suoi modelli ispiratori sono stati, d'altronde, Walter Bonatti e Alfonso Vinci. E proprio come loro, a un certo punto della vita, ha deciso di esplorare nuovi ambiti, come quello del volontariato, iniziando l'esperienza delle missioni umanitarie in ogni luogo del mondo e in ogni situazione, dall'emergenza bellica a quella sanitaria. E proprio come successo a Vinci e Bonatti, anche per Perlotto è l'Amazzonia il luogo “del cuore”: “L'Amazzonia ha montagne e una natura selvaggia, quindi puoi percepire quel contatto con lo sconosciuto – ha raccontato -. Le piste nascoste non ti danno fama, ma ti danno molto di più da un punto di vista personale".
Con ironia e precisione di dettagli ha descritto i primi approcci con il popolo, in particolare, degli Yanomami, i primi incontri, le opere costruite e i progetti avviati, sanitari e culturali insieme: imprese che risultavano mirabolanti al pari di quelle narrate alle pareti della sala, ma che conservano una semplicità di fondo che Perlotto, sollecitato dalla Tenderini, ha così spiegato: "Non ho mai cercato una ragione delle mie scelte, le ho soltanto provate a fare. Ho una forte resistenza fisica e psicologica che mi ha sempre facilitato in quello che ho fatto, ma non mi sono mai chiesto 'perché': riuscivo bene e ho continuato".
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