Gustavo Zagrebelsky, discorso al convegno delle 'Città del libro' 2013
Per gentile autorizzazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la CulturaLa Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. (
art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana).
La costituzione, nel senso suo più profondo, è l’organizzazione di questa triade: Economia, per assicurare i beni materiali; Politica, per assicurare ordine e sicurezza; Cultura, per creare senso d’appartenenza. A ben riflettere, nella sfera economica troviamo divisioni e rivalità per acquisire proprietà; nella sfera politica ugualmente, per acquisire potere. Qualunque società è destinata a fallire se non è tenuta insieme da una forza indipendente da economia e da politica e questa forza è di natura culturale.
(...)
La diffusione della lettura non appartiene al superfluo d’una società non solo, com’è ovvio, perché ha a che vedere con la diffusione dell’istruzione. Siamo, infatti, pienamente nel campo della cittadinanza, cioè della condizione di partecipazione attiva, consapevole e responsabile a quanto c’è di più decisivo per la tenuta della compagine sociale, cioè la partecipazione a una delle tre “funzioni sociali”: la funzione politica di fondo, meno visibile ma, in realtà, nel formare mentalità, più determinante della stessa azione politica in senso stretto, la quale, nella prima trova i suoi limiti e i suoi fini. Si tratta, per l’appunto, della cultura.
(Gustavo Zagrebelsky, discorso al convegno delle 'Città del libro', Torino 6 aprile 2013.)
Il discorso completo è scaricabile dall'allegato