Festival

di letteratura di montagna, viaggio, avventura

Dalle stelle... a LetterAltura

a cura di Alexander Karelin

Sabato, 30 Giugno 2012

Si può raccontare l’universo in un quarto d’ora sotto un sole cocente a centinaia di persone? A quanto pare è possibile, ma bisogna essere Margherita Hack per riuscirci, ed è andata proprio così sabato pomeriggio, durante l’incontro con la celebre astrofisica italiana nonché ciclista appassionata, Margherita Hack, classe 1922, che ha saputo tenere il pubblico col fiato sospeso, mentre spiegava i principi di astrofisica e raccontava la storia dell’universo.
Einstein disse che se non riesci a spiegare una teoria a un bambino, vuol dire che la teoria non sta in piedi (o che non ci hai capito niente). Il poter illustrare una materia scientifica tra le più complesse, quale l’astrofisica, in termini semplici e con grande ironia (ed autoironia), oltre a dimostrare l’incredibile talento scientifico di Margherita Hack, può essere anche un esempio di come temi complessi e ostici, fatti di numeri e formule, possano diventare storie affascinanti – tutto dipende da chi ne è il narratore!
Infatti, i numerosi spettatori (fra cui moltissimi giovani) che hanno riempito il Chiostro – il palcoscenico centrale del festival – sono la prova che le eterne domande che ci poniamo – chi siamo, donde veniamo e se siamo soli nell’universo – rimangono sempre rilevanti, stuzzicano la nostra immaginazione; sono una vera e propria sfida intellettuale che da tempi immemorabili impegnano le menti più brillanti della nostra civiltà e ci spingono a sognare incontri coi nostri simili (o superiori) dei lontani angoli dell’universo e viaggi che vanno al di là dei cieli.