Festival

di letteratura di montagna, viaggio, avventura

Scrivere e Camminare, con le parole di Piero Dorfles

a cura di Silvia Zanetta

Venerdì, 24 Giugno 2011

E’ stato un cammino intenso e affascinante, capace di attraversare la storia e i pensieri ma soprattutto capace di sorprendere quello che oggi pomeriggio il giornalista e critico letterario Piero Dorfles ha intrapreso insieme al folto pubblico di LetterAltura.

Da sempre il cammino ha rappresentato un punto di partenza nella storia dell’uomo, il cammino intrapreso come fuga, come viaggio verso il combattimento o come suo ritorno. Nella storia i grandi condottieri ci hanno lasciato numerosi scritti dai quali il cammino emerge fortemente collegato al pensiero grazie alla sua funzione evocativa.

E così Dorfles ha voluto indagare questo stretto legame tra queste due azioni che caratterizzano l’uomo attraverso un interessante excursus sulle diverse funzioni attribuite al cammino stesso da diversi scrittori nei secoli: il camminare come fine necessario per sentire se stessi, il camminare come necessità per raggiungere l’abbagliamento e l’indolenza della mente o ancora il camminare come mezzo per riacquistare la fiducia in se stessi grazie allo stretto rapporto che si ha nel cammino con la dura e reale natura.

E ancora il camminare diventa un modello conoscitivo, un modo per dialogare e condividere.

Non esiste quindi un modo univoco per interpretarlo ma secondo Dorfles lo stretto legame tra scrittura e cammino nasce nel momento in cui l’uomo, grazie al cammino, riflette su se stesso, su cosa fa, su chi è. Quando l’uomo infatti ha segnato il suo stacco dall’essere puramente e istintivamente animale è passato dallo spostamento al cammino e dal cammino fisico a quella massima astrazione che è la scrittura.